Ti portiamo alla scoperta della Lega di basket più amata e seguita al mondo

La NBA, o National Basketball Association, è la principale lega professionistica di pallacanestro al mondo. Fondata il 6 giugno 1946, la NBA è composta da 30 squadre, di cui 29 si trovano negli Stati Uniti d’America e una in Canada. E’ universalmente riconosciuta quale “masterclass” per qualsiasi grande giocatore di basket ed è in assoluto una delle leghe sportive più seguite e con più fan in tutto il mondo.

La stagione NBA

La NBA (National Basketball Association) è organizzata in diverse divisioni e conferenze, e comprende un totale di 30 squadre. Ecco una panoramica sull’organizzazione della NBA:

1. Squadre: Attualmente, ci sono 30 squadre nella NBA, di cui 29 sono situate negli Stati Uniti e una in Canada (i Toronto Raptors). Le squadre sono divise in due conference: la Eastern Conference e la Western Conference.
2. Conference: Le 30 squadre sono suddivise equamente in due conference principali:

• Eastern Conference: Questa conference è divisa ulteriormente in tre divisioni: l’Atlantic Division, la Central Division e la Southeast Division.
• Western Conference: Similarmente all’Eastern Conference, la Western Conference è divisa in tre divisioni: la Northwest Division, la Pacific Division e la Southwest Division.

1. Stagione Regolare: Durante la stagione regolare, ciascuna squadra gioca 82 partite, metà delle quali sono giocate in casa propria e l’altra metà in trasferta. Le squadre giocano contro le altre squadre della stessa conference e si affrontano anche contro alcune squadre dell’altra conference.
2. Playoff: Alla fine della stagione regolare, le otto migliori squadre di ciascuna conference si qualificano per i playoff. Durante i playoff, le squadre si affrontano in una serie di eliminazione diretta al meglio delle sette partite. Le squadre vincenti avanzano di turno fino a quando ne rimane solo una per ciascuna conference.
3. Finali NBA: Le squadre vincitrici delle conference si affrontano nelle Finali NBA per determinare il campione della lega. La squadra che vince quattro delle sette partite delle Finali viene dichiarata campione NBA.

La stagione 2023/24

Si riparte dai Denver Nuggets di Nikola Jokić e Jamal Murray detentori del Larry O’Brien Trophy, dopo una stagione in cui ha staccato abbastanza nettamente la concorrenza. Concorrenza che conterà su alcune pretendenti, due delle quali hanno immagazzinato altro talento: i Suns con l’aggiunta di Bradley Beal alla coppia di stelle composta da Booker e Durant, i Bucks che hanno piazzato Lillard vicino a Giannis Antetokounmpo. Senza dimenticare le “solite” Lakers, Sixers, Warriors, Celtics, Heat, Clippers. Si riparte da un torneo nuovo di zecca, la NBA Cup, inserito nel mezzo della stagione regolare, con le partite selezionate che valgono sia per la competizione che per il record di regular season (finalissima esclusa): vedremo in questo anno “0” che effetto farà. Si riparte da uno dei rookie più attesi di sempre, quel Victor Wembanyama di cui si è parlato per tutta la stagione precedente senza che avesse ancora messo mezzo alluce sul parquet. Ma anche da altri prospetti di livello come Holmgren e Henderson, forse un po’ troppo oscurati dall’attenzione catalizzata dal francese. Si riparte dai “soliti” LeBron James, Steph Curry e Kevin Durant, ormai icone nella storia del gioco nonostante siano pienamente in attività, nella fase conclusiva delle loro carriere e con un ricambio generazionale in continuo avanzamento. Si riparte da quelle squadre che proveranno a scardinare le gerarchie sulla carta: la scorsa stagione i Sacramento Kings sono stati magistrali nel farlo, interrompendo la striscia di mancate partecipazioni ai playoff. Toccherà a qualche altra compagine sovvertire i pronostici? Si riparte da chi riuscirà a riscattarsi da brutte annate, da chi rappresenterà una delusione, dalle statistiche su qualsiasi aspetto del gioco, dai gesti atletici mozzafiato, dai soprannomi più fantasiosi, dalle scelte di vestiario più eccentriche, dalle giocate decisive a fil di sirena, dalle nuove narrative ad intrecciarsi a quelle trite e ritrite, dai meme generati da ogni nottata di gare, dal look emo di Butler.

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