LAS VEGAS: LA FORMULA 1 AL MASSIMO

Successo di numeri e consensi per il primo G.P. in Nevada

Era atteso come il più importante appuntamento glamour della stagione dei motori. E la prima edizione del Gran Premio americano ha fatto il botto. Un giro d’affari fuori orbita per un evento che ha superato di gran lunga i numeri del Superbowl. La sfilata dei bolidi di F1 sulla “Stripe” ha fatto davvero centro in tutti i sensi.

Pronti, partenza, via!

Il mondo della Formula Uno, apice dell’automobilismo sportivo, ha registrato negli ultimi anni una straordinaria crescita economica. Grazie alla crescente popolarità e agli innovativi progressi tecnologici, questo sport ha raggiunto nuove vette, incrementando i ricavi, attirando sponsor e affascinando il pubblico di tutto il mondo. La popolarità della F1 ha raggiunto livelli senza precedenti e ciò può essere attribuito a diversi motivi. Solo nel 2022, questo sport ha generato ben 2,57 miliardi di dollari di entrate, in gran parte attribuibili a un’affluenza e a un’audience record. Superando lo stigma “antiamericano”, il fascino della F1 si è esteso al mercato degli Stati Uniti con gare in città come Austin, Miami e Las Vegas, contribuendo in modo significativo all’economia a stele e strisce. E proprio nel weekend appena trascorso la stagione di F1 ha toccato il suo apice con la prima edizione (a distanza di oltre 40 anni dalla precedente) del Gran Premio di Las Vegas.

Numeri da record

Sempre più successo per la Formula 1 negli Stati Uniti. Da quando Liberty Media ha preso il timone della massima categoria del motorsport, il rapporto è diventato sempre più solido, dopo il Gran Premio di Miami di maggio e quello di Austin in Texas ecco che il circus è giusto all’appuntamento con la grandissima novità del Gran Premio di Las Vegas. Quasi 400.000 spettatori nel weekend di gara, un indotto a “9 zeri” ed un successo a dir poco straordinario a fronte di un giovedì contrassegnato da qualche impiccio di troppo sul piano organizzativo. Ma l’evento del Nevada alla fine ha convinto tutti, ma proprio tutti della bontà del progetto con una gara che si è rivelata viva, intensa e combattutissima e con quel rettifilo da quasi 1.4 km (la mitica Stripe) a mettere a dura prova power unit e impianti frenanti delle monoposto. La Sphere, il Bellagio, il Caesar Palace, il Mirage e la piccola Parigi hanno fatto da scenario ad una delle gare più intense ed emozionanti degli ultimi anni. Un evento evidentemente declinato sul piano dello spettacolo e dell’intrattenimento, ma che non ha influenzato la competizione sportiva.

Glamour e velocità

“Quando abbiamo deciso di organizzare la nostra gara qui, è stato perché questo rappresentava il perfetto connubio tra glamour e velocità,” parole e voce di Renee Wilm, CEO del Las Vegas Grand Prix. “Se ci si pensa bene, nessun altro posto al mondo può offrire questo livello di intrattenimento e ospitalità. Volevamo mettere in evidenza tutto ciò che questa città ha da offrire.” Sintesi perfetta di un evento che ha certamente colpito l’occhio sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista delle presenze di spicco che hanno impreziosito paddock e hospitality. Tutto il jet set internazionale non ha perso occasione per vivere dal vivo una experience senza pari e che di certo ha confermato di avere le carte in regola per diventare stella polare nel progetto Liberty Media per una Formula 1 sempre più orientata all’intrattenimento e a revenue senza paragoni nel mondo dello sport.

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